serigrafia su cartoncino, realizzata in più formati
opera grafica realizzata in più formati; sono conservati 3 lucidi (35 x 35 cm) per eseguire la serigrafia in formato 50 x 50 cm
formato 20,5 x 16 cm: fronte in basso, titolo, data e firma (uno è datato 1962, un altro 1967, il terzo non è datato); formato 26,8 x 24,4 cm, fronte in basso: data (1967), titolo (una titolata in tre lingue), e firma (ad eccezione di una non firmata); formato 50 x 50 cm, fronte in basso, titolo, data (1965) e numerazione; formato 35 x 35 cm, fronte in basso, a sinistra data (19659, a destra titolo, firma e numerazione
- collezioni private
Frances K. Pohl (a cura di), Pages. Mirella Bentivoglio – Selected Work 1966-2012, Pomona College, Claremont (Los Angeles), 2015
La bugia, 2005
Si tratta di una composizione verbovisiva realizzata con le modalità della poesia concreta, incentrata sui caratteri alfabetici, qui rappresentati, mediante serigrafia, come un testo dattiloscritto con l’inchiostro rosso della macchina da scrivere. Solitamente Mirella Bentivoglio effettuava la disposizione dei caratteri proprio con la scrittura dattilografica, e questi venivano poi ingranditi dalla stampa serigrafica che permetteva anche di visualizzare maggiormente le piccole differenze di inchiostrazione della battitura a macchina. Indipendentemente dal formato del foglio sul quale questa poesia concreta è formulata, l’artista dispone i caratteri in modo da ottenere un quadrato di scrittura rossa sul fondo bianco; la parola replicata in file e colonne, è una sola: “amore”, ad eccezione del centro della composizione, sostituita con “a chi?”. Ecco la risposta al titolo, Un vuoto al centro. Quando Mirella Bentivoglio spiegava questo lavoro, lo faceva più o meno con queste parole: “Si parla tanto di amore, amore, amore, amore; ma il punto è ‘a chi’ l’amore è destinato? Quando si parla dei sentimenti, quello che conta sono le persone”. A livello formale, la replica della stessa parola inganna l’occhio, che ad una prima lettura potrebbe non accorgersi della modifica dello spazio centrale della composizione: effetto voluto proprio per esprimere la differenza tra l’astrazione e la sostanza sottesa nel tema. La sintesi costruttiva e scarna della poesia concreta asciuga l’argomento amoroso da ogni ulteriore sentimentalismo. Rosaria Abate
La datazione 1962 su uno degli esemplari (20,5 x 16 cm) è un errore; l’opera è datata nella seconda metà degli anni Sessanta