riproduzione su carta di dattiloscritto
fronte in basso, firma e data
La bugia, 2005
Si tratta della riproduzione in più copie di una delle prime prove di visualizzazione del testo poetico: pur senza abbandonare del tutto l’impiego del verso (nel 1968 viene pubblicata poesia in versi di Mirella Bentivoglio, la raccolta Calendario, edizioni Vallecchi, Firenze), il componimento è visualizzato sul foglio con i mezzi della sperimentazione. E’ stato eseguito originariamente con la macchina da scrivere, il cui ticchettio ha sempre ricordato, a detta dell’artista, il ritmo del trotto. Un suono di cui ha avuto diretta esperienza, perché da giovane ha praticato, tra vari sport, proprio l’equitazione. All’epoca della poesia il problema del traffico era ancora decisamente sopportabile. Il contenuto di quei versi si è rivelato premonitore. Rosaria Abate