collage su carta
fronte, in alto a sinistra, titolo; "AM (Ti amo)", firma "mirella bentivoglio" e data "1970"
Paul De Vree, Eugenio Miccini, Sarenco, Archivio Denza di poesia visiva – selezione internazionale 1969-71, edizioni Santandrea, Milano, 1972
Mirella Bentivoglio – La poesia fatta pietra, edizioni Coopedit, Macerata, 1984
Mirella Bentivoglio – Dalla parola al simbolo, De Luca, Roma, 1996
Benedetta Carpi De Resmini e Laima Kreivtè (a cura di), Magma – il corpo nella parola e nell’arte delle donne tra Italia e Lituania dal 1965 ad oggi, Quodibet, Macerata, 2018
Nicoletta Boschiero (a cura di), Quanto Bentivoglio?, Tlon, Roma, 2022
La bugia, 2005
Mirella Bentivoglio – La poesia fatta pietra, Macerata, Pinacoteca e Musei Comunali, febbraio 1984
Magma – Il corpo nella parola e nell’arte delle donne tra Italia e Lituania dal 1965 ad oggi, a cura di Benedetta Carpi De Resmini e Laima Kreivtè, Roma, Istituto Centrale per la Grafica, 25 gennaio – 2 aprile 2018
Quanto Bentivoglio, a cura di Nicoletta Boschiero. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, 18 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
La combinazione di parola e immagine richiama fortemente il linguaggio pubblicitario, spesso veicolato da figure e dettagli del corpo femminile. Le lettere centrali rappresentate all’interno della bocca esprimono il culmine della sua apertura al momento di pronunciare la frase. Una scelta che fa corrispondere dunque alla bocca spalancata anche l’onomatopeico “Am”. Linguaggio verbale e visivo non sono solo combinati insieme: molto più evidentemente stanno dicendo la stessa cosa. Rosaria Abate
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