Testina di metallo con cerniera e pagine interne di metallo
retro in basso firmato;
La bugia, 2005
E’ un’opera costruita con un vecchio calco metallico per la fabbricazione di teste di bambolotti. Perciò, chiuso, raffigura testa e volto di un bambino, con una forma marcatamente ovale. Ha cardini a sinistra, e fermaglio a destra per l’apertura a libro. Può aprirsi completamente in modo che le due metà concave, una accanto all’altra, assumono posizione orizzontale come ogni libro aperto. Contiene pagine metalliche sfogliabili ritagliate nella forma ovale stessa del contenitore. Come nel Consumatore consumato, l’artista mette in evidenza la somiglianza tra uovo e uomo, mediante la forma ovale del viso, e la relazione fonetica tra le due parole. Ma questa piccola opera è significativa anche perché collega due simboli adottati dall’artista, uovo e libro, che non vengono solo fatti dialogare insieme, secondo quella relazione tra mater e logos costante nella sua poetica: sono collegati all’esistenza, all’individuo, mediante un processo di trasformazione. La vita è intesa come origine, provenienza, nascita, rappresentata dall’uovo; ma è anche sentita come conoscenza, cultura, consapevolezza risultante dalla trasformazione in libro. Rosaria Abate