serigrafia su marmo
retro con titolo, data e firma
Renato Barilli, Maria Grazia Tolomeo, Mirella Bentivoglio. Dalla parola al simbolo, con antologia critica, De Luca, Roma, 1996
La bugia, 2005
Mirella Bentivoglio. Dalla parola al simbolo, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 10-28 ottobre 1996
Su questo tema, Mirella Bentivoglio ha realizzato più opere, e un paio di libri-oggetti di marmo, la cui versione fotografica venne esposta nel 1986 alla Biennale di Venezia, curata da Arturo Schwarz, dal titolo Arte e alchimia. La Pietra filosofale è il frutto del magistero alchemico, risultato della congiunzione tra elemento maschile ed elemento femminile. Ma è anche il frutto della conoscenza, della consapevolezza profonda, ottenuto nella cultura e metaforizzato nel libro. Libro che, essendo di pietra nella creazione della Bentivoglio, è doppiamente metaforico della Pietra filosofale. Sulla superficie del volume aperto a metà vengono inserite due figure aventi funzione di lettere che consentono di leggere l’affermazione “Je suis”: io sono. L’affermazione profonda, inconscia dell’essere risulta dalla fusione di caratteri maschili e femminili: l’individuo ( da individuus “indiviso, indivisibile”) è androgino. Rosaria Abate
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Mi pare di constatare che il tema dell’inconscio androgino è stato titolato come Pietra filosofale proprio nelle versioni di libro lapideo, per creare una metafora della pietra filosofale. Andrebbe visto sull’opera se effettivamente è titolato così, in modo più completo.