matita su xerox montato tra perspex
firma sul fronte, titolo sul retro (?)
La bugia, 2005
La fotocopia mostra la replica della mano dell’autrice, con l’indice proteso, e il polpastrello dilatato dalla pressione diretta sulla macchina per la stampa. Tale riproduzione è inserita tra lastre di plexiglas, stilizzazione di un libro aperto. E’ interessante come con una semplicità ideativa, Mirella Bentivoglio ritrae, rovesciando il titolo, l’indice sul libro. Ma concettualmente vuole innescare tutta una gamma di significati che hanno una natura diversa a quella anatomica, del dito indice. Ma al dito comunque collegata. L’indice è anche il sommario, che si scorre spesso col dito. Mettere qualcosa all’indice, è emarginarlo, e questo spesso è sintetizzato, concretamente o metaforicamente, attraverso un gesto: additare. L’origine di questa espressione che riguarda tutto ciò che può essere bandito dalla società, risiede proprio nel nell’indice dei libri proibiti, un elenco di pubblicazioni la cui diffusione e lettura era vietata dalla Chiesa ad opera della Sacra Inquisizione. Rosaria Abate
ne esistono diverse versioni