tipologia:
nr. archivio:
519
nr. inventario:
nr. inventario 2:
anno:
1965
anno ordinamento:
tecnica e materiali:
testo dattiloscritto su carta
dim. senza cornice:
20,5 x 29 cm
dim. con cornice:
dimensioni:
desc. stato opera:
altri autori:
iscrizioni e firme:
sul fronte, data e firma
esemplari tiratura:
esemplare unico
edizione:
autentica:
autentica data:
autentica autore:
autentica doc.:
autentica autore:
provenienza:
proprietà:
collezione privata, Roma
valore:
valore assicurativo:
collocazione:
movimentazione:
perizie:
doc. perizie:
restauri:
doc. restauri:
bibliografia:
didascalia:
La bugia, 2005
didascalia:
doc. contrinuto:
didascalia:
doc. contrinuto:
didascalia:
doc. contrinuto:
didascalia:
doc. contrinuto:
didascalia:
doc. contrinuto:
didascalia:
doc. contrinuto:
esposizioni:
condition report:
doc. condition:
scheda storica:
Questo dattiloscritto costituisce una delle prime testimonianze delle sperimentazioni tipografiche dell’artista. Con la macchina da scrivere disponeva i caratteri sul foglio in modo da visualizzare delle immagini, e proprio in quegli anni apprendeva dell’esistenza di altri artisti della verbovisualità che esponevano in specifiche mostre. Il dattiloscritto ricorda lo spazialismo dei concretisti francesi. E’ interessante però che l’intuizione dell’artista a muoversi nella direzione sperimentale della spazializzazione del testo dattilografico sia avvenuta in maniera del tutto autonoma e non consapevole della ricerca delle neoavanguardie tra scrittura e immagine. Rosaria Abate
note:
note compilatore:
credit line: