serigrafia (non è corretto)
Anna Maria Lelli, Frances K. Pohl, Krystyna Wasserman, The Visual Poetry of Mirella Bentivoglio, con antologia critica, Washington, De Luca Editore, Roma, 1999
La bugia, 2005
The Visual Poetry of Mirella Bentivoglio, Washington, The National Museum of Women in the Arts, 1 marzo -12 giugno 1999, Istituto Italiano di Cultura, 2-31 marzo 1999
L’opera è giocata sull’assonanza “uomo-uovo”. Si tratta infatti di un volto umano, capovolto, tenuto eretto da un portauovo. Il simbolo uovo è una costante nel lavoro di Mirella Bentivoglio: Uovo e portauovo figurano sulla copertina della prima mostra personale del 1971 alla Galleria Schwarz di Milano (Uovo e portauovo, genesi e cultura, 1971). Mantenendo le stesse proporzioni, l’artista ottiene un collage verbalizzato, sostituendo l’uovo con il volto umano. L’artista raccontò che l’idea le venne in mente si trovava in Germania, a Offenbach per la mostra personale al Klingspor Museum der Buch-und-Schriftkunst (1974), quando nella vetrina di un parrucchiere notò una testa-manichino che aveva una perfetta somiglianza con la forma di un uovo. L’acquistò e, tornata in Italia, collegò l’ingrandimento fotografico di un portauovo con la foto di quel volto, a mento in su. Il collage venne collegato a due versi tratti dal Purgatorio, nella Divina Commedia: “Chi nel viso degli uomini legge omo/ ben avria quivi conosciuta l’emme”, che sono posti sotto l’immagine ottenuta, ponendo dunque l’attenzione sulla lettera che sostituisce l’uomo all’uovo. Il collage originale è riprodotto sulla copertina della mostra personale allo Studio Santandrea. Rosaria Abate
Schede collegate: 80; 229; 340; 539; 546; 605
dovrebbe essere fotomontaggio e collage