legno di tiglio
Enrico Crispolti (a cura di), Carthusia 2002 – Territori, Siena, Certosa di Pontignano, 3-9 giugno 2002, Grafica Pistoleri, Siena, 2002
Flavia Scotton, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro – La scultura, Marsilio – Musei Civici Veneziani, Venezia, 2007
Nicoletta Boschiero (a cura di), Quanto Bentivoglio?, Tlon, Roma, 2022
La bugia, 2005
Quanto Bentivoglio?, a cura di Nicoletta Boschiero, Roma, 18 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
Si tratta di una scultura, una struttura simbolica, come Mirella Bentivoglio intendeva le sue opere tridimensionali di grande formato ricavate da una matrice linguistica. L’Hyper Ovum spaziale è una derivazione ridotta dell’Hyper Ovum, realizzata per la mostra omonima alla Torre del Lebbroso di Aosta (1987-88): una scultura delle stesse dimensioni dell’Ovo di Gubbio (e dunque alta 2,30 m), di cui ricalca la medesima proporzione e l’andamento verticale dello scheletro della struttura. L’opera è composta da parentesi lignee, all’interno delle quali l’artista ha collocato e ha reso visibile un piccolo uovo appeso a un filo, come quello al centro della composizione della Sacra conversazione di Brera di Piero della Francesca. Questa versione spaziale è interamente pendente: non solo l’uovo piccolo contenuto all’interno, ma anche la stessa struttura è sospesa mediante un filo. Una scelta formale che accentua il senso di continuità e di rispondenza tra i due simboli, contenuti l’uno nell’altro, e conferisce alla struttura maggiore apertura e dinamismo. Rosaria Abate
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