collage su legno dorato, teca in plexiglas
sul retro, in basso, firma incisa
Umbro Apollonio e Renato Barilli, Bentivoglio, Schwarz, Milano, 1971
La bugia, 2005
Bentivoglio, Milano, Galleria Schwarz, inverno 1971-72
E’ un oggetto bifronte che visualizza, da un lato, la preferenza per il vuoto, dall’altro, la claustrofobia del pieno. Quasi a esortare che bisogna operare col poco, contrastando la ridondanza, sovvertendo l’antica espressione tardo-romana horror vacui in un “bellissimo gioco di inversioni simmetriche”, come spiega bene Renato Barilli nella presentazione della mostra alla Galleria Schwarz. L’opera, spiega ancora Barilli, sembra voler indicare la direzione dell’arte, che scorre sempre più lungo il binario del concetto e del pensiero. Rosaria Abate
So che Mirella Bentivoglio abbia fatto due versioni di questo lavoro, entrambe dovrebbero essere pubblicate.