alabastro
libro-oggetto realizzato con uovo e libro dello stesso materiale; l'opera presenta lo spigolo in basso a sinistra smussato, con perdita dell'angolo retto, nella sua corrispondenza posteriore, ovvero della copertina del volume
sul retro, in alto a destra, iscrizione con firma e data: "bentivoglio 1987", al centro, targhetta autoadesiva con firma, titolo, correzione della data: "Mirella / Bentivoglio /"Fertilizzazione" / (le spine della / parola)" 1987", in basso lungo il margine, scrittura rovesciata con firma e data: "bentivoglio 1987"
La bugia, 2005
Un libro-oggetto impostato sulla continuità formale e cromatica del materiale, l’alabastro, adottato sia per il volume sia per l’uovo deposto lungo il solco delle sue pagine aperte. Per Mirella Bentivoglio la presenza del simbolo dell’origine contestualmente a quella dell’emblema dell’istituzione, assume già di per sé un significato di fertilizzazione. Poiché per l’artista trasforma l’astrazione del sapere nella tangibilità produttiva della cultura. In questo caso, Bentivoglio ha voluto esibire, tradurre ulteriormente il suo pensiero in termini poetici e visivi mediante la presenza della forma circolare impressa sull’uovo; dovuta alla naturale differenza cromatica della materia prescelta, la macchia tonda può suggerire la membrana embrionale della cellula uovo. Il richiamo alle spine della parola è probabilmente legato alle screziature brune, filiformi e in evidente contrasto con la diffusa luminosità del materiale, che affiorano dalla superficie traslucida dell’alabastro. Rosaria Abate