Acciaio, plexiglas, ottone
Martina Corgnati (a cura di), Le immagini affamate – Donne e cibo nell’arte. Dalla natura morta ai disordini alimentari, Musumeci Editore 2005
La bugia, 2005
Le immagini affamate – Donne e cibo nell’arte. Dalla natura morta ai disordini alimentari, a cura di Martina Corgnati, Aosta, Museo Archeologico, 1 dicembre 2005 – 7 maggio 2006
Mirella Bentivoglio ha saputo spesso riconoscere la forma del libro in molti oggetti di uso comune. L’idea di un libro-fornello le è venuta proprio dalla forma della piastra d’acciaio della cucina a gas, rettangolare, doppia come un volume aperto, con le proporzioni delle pagine. Posizionato verticalmente, con i punti di accensione per la cottura delle vivande, il libro è fornito dello spessore delle varie circonvoluzioni interne dei tubi del gas, visibili solo nella parte retrostante, attraverso i due pannelli di scuro plexiglas trasparente che funge da copertina. Il titolo, Cucinare parole, è applicato con lettere di ottone. L’opera fa parte di quel corredo creativo che l’artista ha dedicato alla casalinga: “Rimossa per secoli dalla cultura attiva, la donna si è tradizionalmente espressa nella preparazione di cibi con la stessa partecipazione e creatività con cui il poeta si esprime mediante l’uso della parola. La donna ha sempre cucinato comunicazione, facendosi tramite tra i doni della terra e il commensale, come il poeta tra i doni della parola e il lettore”. Dunque le poesie della casalinga erano i pranzi che cucinava per la sua famiglia e le persone care. Rosaria Abate